mercoledì 8 giugno 2016

"INTRO" L'ALBUM DI ESORDIO DELLA CANTAUTRICE ABRUZZESE MARLÒ

"Se tutto finisse domani, potresti dire di aver vissuto davvero? Quante cose rimandiamo convinti di avere chissà quanto tempo? Quante cose non diciamo per paura di rovinare tutto?
L'ultima notte sulla terra è uno spunto di riflessione e un invito al carpe diem... perchè è sempre il momento giusto per fare qualcosa di istintivo." (Rock It)
L'ultima notte sulla terra é il singolo che ha lanciato l'album di debutto della cantautrice abruzzese Marlò "INTRO".




Undici brani di pop elegante e intelligente che ne confermano il talento vocale  ma soprattutto ne rivelano le doti di scrittura autorale. Una capacità affinata in anni di gavetta e di esperienze formative importanti, dal Club Tenco ad Area Sanremo.

 “Ho scritto di ciò che vorrei mi si raccontasse prima di andare a dormire: gli individui,
l'amore, la mancanza e la bellezza”.



 “Intro è la somma di quello che mi piace, delle persone che stimo e che ho scelto per
lavorare con me, è un viaggio all'interno delle mie storie e della mia visione della
quotidianità” spiega Marlò, che per confezionare al meglio questo lavoro si è affidata al gusto del produttore Francesco Fugazza: sua la firma sugli arrangiamenti dei brani, capaci di amalgamare la tradizione cantautorale italiana con sonorità fresche e proiettate al futuro. “E’ stata una piccola grande evoluzione personale - ammette Marlò - il comprendere pienamente quale suono potesse rappresentarmi al meglio”.
L’album è stato registrato alle Cantine di Badia, all’interno dell’omonimo castello sperso tra i colli toscani: un posto senza tempo e fuori dal mondo, in cui Marlò si è chiusa per giorni per scappare dalla frenesia della quotidianità e concentrarsi esclusivamente sulla propria musica: “Sono fermamente convinta che le condizioni fisiche in cui si registra un disco influiscano moltissimo sul risultato finale - spiega Marlò - ed è per questo che ho scelto un posto immerso nel verde, un luogo che potesse portare a galla le cose essenziali, le priorità e l'essenza vera del fare musica”.
Oltre allo stesso Fugazza (moog, campionamenti e cori), nel disco hanno suonato Michele Cocciardo (batteria e percussioni), Giuseppe Chiara (chitarre, basso e synth).

1. Intro
2. Un sogno bellissimo
3. La donna di scorta
4. Via Borsi
5. L’ultima notte sulla terra
6. Il pozzo nell’anima
7. La mente mente
8. Come i fiori a maggio
9. Il salice
10. Deja vu
11. Outro

Riportiamo qui di seguito link e citazioni di articoli sull'album




RioCarnival: "Si tratta di undici brani di pop elegante e intelligente che confermano il talento vocale di Marlò ma soprattutto ne rivelano le doti di scrittura autorale. L’artista ha collaborato con Francesco Fugazza, sia per la produzione che gli arrangiamenti, oltre che affidarsi a lui per il moog e campionamenti. Marlò ha la voce chiara e cristallina alla Arisa con un piglio più on the road e generazionale. Infatti la sua scrittura sembra capace di fare quello in cui molti falliscono,  amalgamare la tradizione cantautorale italiana con sonorità fresche e proiettate al futuro. Se ne sono accorti gli organizzatori di varie manifestazioni in memoria di Lucio Dalla, Gaber, Tenco che l’hanno tutti invitata a cantare. Come molti suoi coetanei e colleghi, anche lei è uscita dal CPM di Milano e vanta un passaggio ad Area Sanremo. Ma riuscire a fare un disco così completo al primo colpo non è da tutti."

Il Gerone: "Un singolo quasi sussurrato che regala a chi ascolta minuti di grande intensità e dolcezza per un insieme che oscilla tra il pop e il semplice vocal con quel "certo non so cosa" che lascia presagire le doti canore di un'autrice con già un bel vissuto artistico sulle spalle.

L'arrangiamento, fatto di tanta semplicità nelle scelte e nel mixaggio, avvolge chi ascolta in maniera totale rendendo l'assieme tutt'altro che scontato.

IndiePercui: "Questo disco di Marlò, all’anagrafe Federica di Marcello, suona radiofonico, ma non troppo, mantenendo una componente personale che va ben oltre le mode del momento e si permette di lasciare traccia del proprio passaggio.

 BIOGRAFIA

Marlò, all’anagrafe Federica Di Marcello, nasce a Pescara nel 1990.
Inizia giovanissima dapprima lo studio del pianoforte, per poi scegliere lo studio del canto.
Frequenta a Milano il CPM (Centro Professione Musica) di Franco Mussida. Studia canto
e backing vocals con Tommaso Ferrarese, canto soul e jazz con Maria Patti. Frequenta il
corso intensivo L’artista cantante con la vocal coach Mary Setrakian, incentrato sul
metodo dell’Actor Studios.
In qualità di corista prende parte
all’evento Jam 160 sponsorizzato da
Virgin Radio, registra per la casa
discografica Non Ho L’età il brano Piove
con il sole dell’artista emergente Martino
Corti e collabora con l’enciclopedia della
musica My Guitar.
Nel 2011 si esibisce in Piazza Duomo a
Milano con un brano inedito durante
l’evento “Giornata dei mestieri e delle
eccellenze”. È tra le protagonista di Una
serata con Lucio in memoria di Lucio Dalla, spettacolo tenutosi al Teatro Barrio’s con la
partecipazione del maestro Renato Sellani. È voce solista del trio Marlò acoustic Trio.
Nel 2014 è tra i 16 finalisti della 25^ edizione di Musicultura con il brano La donna di
scorta, inserito nella compilation del concorso. Sempre nel 2014 è tra i 9 finalisti della 19^
edizione del Premio Lunezia con il brano La mente mente, tra le 11 cantautrici donne
finaliste del Premio Bianca D'Aponte con il brano Il pozzo nell'anima ed è tra gli artisti
selezionati dal Club Tenco per esibirsi all'interno del Tenco Ascolta.
Nel 2014 è tra i finalisti di Area Sanremo con Tu che canti piano.
Nel 2015 è ospite del programma Barone Rosso di Red Ronnie. E’ tra i protagonisti della
rassegna Milano per Gaber, organizzata dalla Fondazione Gaber e tenutasi al Piccolo
Teatro Grassi. E’ finalista del premio Botteghe D’autore con il brano Il pozzo nell’anima,
aggiudicandosi il premio per la migliore interpretazione.
Nel 2015 è nuovamente tra i 40 finalisti di Area Sanremo.
Il 13 maggio 2016 è prevista l’uscita del suo primo disco ufficiale, Intro, anticipato dal
singolo L’ultima notte sulla terra.

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