MATTEO BECUCCI: L'ONDA DELL'ECLETTISMO
“Molte volte mi sono chiesto quale sia stata la mia caratteristica , il
punto di forza che abbia reso possibile che Morgan, gli autori della seconda
edizione di X Factor e milioni di italiani mi permettessero prima, durante e in
finale di vincere questo Talent Show conosciuto in tutto il mondo. Dopo una
attenta e umanamente oggettiva riflessione sono arrivato alla conclusione che
oltre ad una buona dose di C_ _ o , la versatilità , l’eclettismo sono stati e
sono il mio punto di forza nel canto.”
Ecco, questo potrebbe essere ed è
di fatto il biglietto da visita di Matteo
Becucci.
Se volessimo etichettarlo per il
pubblico di massa, soprattutto quello televisivo, dovremmo semplicemente
definirlo “il vincitore della seconda edizione di X Factor”, ma Matteo è ben
altro da questo e lo è da prima di questa vittoria e soprattutto anche dopo e
oltre la stessa.
1. Non
c’è forse praticamente nulla, musicalmente parlando, che Matteo non abbia
sperimentato a livello di genere musicale. Dall’esperienza con la prima band, i
Rien a’ Faire, che lo avevano ingaggiato tramite il più
canonico dei modi, ovvero con un annuncio in bacheca di un negozio di dischi,
coi quali scrive anche dei pezzi inediti e con i quali aveva anche ottenuto un
contratto discografico poi sciolto quando purtroppo il gruppo aveva deciso
altre strade, al duo unplugged con Franco
Ceccanti con cui propone cover di grandi miti, in giro per l’Italia ma
anche all’estero, alla formazione Soul dei Mr.Pitiful,
coi quali incide anche un cd di cover appunto di artisti soul, e perfino al
genere funk/disco quando con Marco Baracchino partecipa al progetto Plisdebill, anche questo disponibile su
cd, con cover anni 70/80/90. In questo album compare anche la voce femminile di
Michela Lombardi che di lui ricorda: “Arrivava con una buffa valigetta anni ’70
dove teneva i testi e il microfono, e ricordo anche che quando cantava Sailing
di Christopher Cross quasi non riuscivo a fargli i cori perché m’incantavo ad
ascoltarlo!”
Negli anni 92/93 con la band dei Rien a’ Faire ha la grande chance di
fare da supporter ma anche da corista per il tour di Sergio Caputo, grande ed
originale cantautore. L’esperienza del grande palco e di girare l’Italia sarà
sicuramente molto significativa e formativa e di certo la sua personalità avrà
avuto modo già allora di farsi valere se, come lui stesso ama raccontare, il 4
agosto del 1993 (data del suo compleanno) il generosissimo Sergio gli fece il
gran regalo di lasciarlo solo sul palco con la sua chitarra ad esibirsi con
un inedito dal titolo “Dio cercasi”
Tutte queste esperienze, ognuna
diversa dall’altra, trovano uno sbocco in una ulteriore “evoluzione”…
Con la Montenisa Bubble Sound Orchestra infatti Matteo si cimenta come cantante di una formazione di ben dieci elementi con i quali ha modo di esibirsi per occasioni di prestigio.
Con la Montenisa Bubble Sound Orchestra infatti Matteo si cimenta come cantante di una formazione di ben dieci elementi con i quali ha modo di esibirsi per occasioni di prestigio.
Quando arriva il momento di
partecipare ad X Factor, (siamo agli inizi del 2009), Matteo porta quindi
praticamente con se nel loft più che un semplice bagaglio di esperienze, un intero
set di valige colme!
Si potrebbe dire che da questo
momento in poi inizia la parte più conosciuta della sua esperienza musicale.
Per quattro mesi Matteo vive
praticamente sotto i riflettori di Rai Due, entra nelle case degli italiani e
sui computer di milioni di spettatori… Quella edizione, la seconda del format
in Italia, è a tutt’oggi la più vista in termini di ascolti Auditel. Ma non sono i numeri che fanno testo
quanto le emozioni che è stato capace di trasmettere durante il programma,
spesso così forti e coinvolgenti che anche ora, che siamo a oltre cinque anni
dalla sua vittoria, sono fresche in coloro che hanno seguito l’edizione e lo
hanno votato e sostenuto e soprattutto che continuano a seguirlo sia nei live
che sui suoi spazi web.
Nel corso del programma Matteo si
distingue sicuramente per il fatto di non essere facilmente plasmabile…
Si sa che in TV spesso bisogna
corrispondere a dei canoni di gusto del pubblico, osservare dei comportamenti
che possono piacere da casa. Il format del resto cerca un artista col “Fattore
X”, qualcuno che abbia qualcosa di speciale, diverso, con la capacità di fare
presa sugli spettatori. Qualcuno da proiettare nel music business, che possa
scalare le classifiche, magari fare gossip, interessare il mercato.
Tutte queste caratteristiche
sembrano essere ben lontane da Matteo, che si propone e impone soprattutto con
la sua personalità piuttosto che come
un personaggio. Matteo non si fa
semplicemente assegnare i brani in maniera pre-confezionata, anzi, partecipa
attivamente nel cercare la tonalità più adeguata lui, la soluzione migliore per
l’edit, il registro adatto per l’interpretazione della canzone. Anche a costo
di scontrarsi con Morgan o con Tommassini, dice sempre la sua durante la
preparazione del pezzo da presentare. Insomma, dimostra di avere già e
giustamente la capacità di costruire il suo show.
Nonostante qualche piccola
imprecisione che qua e là è inevitabilmente capitata e che magari lui stesso ha
messo in evidenza da professionista che ricerca sempre la perfezione, le sue
esibizioni sono state sempre ad altissimo livello, pur affrontando delle cover di artisti anche assolutamente eccelsi
come Freddie Mercury o Battisti ma facendolo in maniera così personale da crearne
una versione tutta sua e ugualmente eccezionale, prova ne è che i suoi brani
all’indomani della trasmissione erano i più scaricati da iTunes! (per rendere
meglio l’importanza di questa affermazione basti pensare che invece nell’ultima
edizione di X Factor, la settima, il giorno dopo le esibizioni dei concorrenti
su iTunes tornavano in classifica le versioni originali anziché le cover degli
artisti proposti…)
Acquistando sempre più fiducia in
lui da parte di Morgan, Matteo si vede assegnati dei brani di volta in volta
più incisivi, interpretazioni in cui può dare dimostrazione di quella
versatilità ed eclettismo indicate da lui stesso nella citazione iniziale. E
così pian piano conquista praticamente tutti i giudici, gli ospiti del
programma che dicono grandi cose su di lui, ma soprattutto il pubblico votante
che lo porta di puntata in puntata a non rischiare mai il ballottaggio e alla
fine a vincere il programma.
Il mezzo televisivo ha la
prerogativa di far conoscere chi vi accede in maniera esplosiva, creando un
attaccamento al personaggio e la voglia di rivederlo anche quando non è più in
Tv, ma il “caso” di Matteo va forse un po’ oltre questa semplice analisi,
trovando degli aspetti validi nel fatto che la sua vittoria, in quanto lui
all’epoca 38enne, possa aver rappresentato in qualche modo una sorta di
riscatto per tutte quelle persone che nel mondo della musica, ma anche in altre
categorie non artistiche, cercano per anni di raggiungere degli obbiettivi,
spesso non arrivandoci neppure, appunto, per limiti di età.
Se pensate che dopo la vittoria Matteo si sia in qualche modo “adagiato
sugli allori” non ne avete compreso appieno la personalità…
Subito dopo la vittoria, col
contratto Sony acquisito, esce l’EP con il suo inedito più cinque delle cover
che aveva presentato nel corso del programma e ha la possibilità di seguire il
tour di X Factor in varie città d’Italia. Non molto tempo dopo riesce a dare la
prima dimostrazione del voler essere sempre in primo piano nelle scelte della
sua carriera: esce il disco “Cioccolato Amaro e Caffè” con cui propone ancora
delle cover ma in versione acustica, con la possibilità quindi di mettere in
primo piano la sua voce…tuttavia la sua voce è sì in primo piano ma allo stesso
tempo al servizio della musica, uno strumento tra gli strumenti. E per questo
lavoro si avvale non solo della presenza del Maestro Lucio Fabbri per la parte
musicale ma anche di Pippo Kaballà insieme al quale riesce in una operazione
magistrale. Canzoni come Fragile di Sting o Victims dei Culture Club ma anche
Everything di Bublè vengono sviscerate e ricomposte con dei sorprendenti testi
in italiano che conservano la musicalità e adattabilità che avevano le liriche
originali.
La bellezza di realizzare un
album come questo è che poi dal vivo si riesce a riprodurre la stessa qualità e
la stessa atmosfera che c'è su disco. Tuttavia provate a cercare su YouTube ad
esempio la title track "Cioccolato Amaro e Caffè", cover della
"Cigarette and Chocolate Milk" di Rufus Weinwright, e quasi
sorprendentemente non troverete mai due versioni sovrapponibili. Matteo ogni
volta, con questa ma anche con tante altre canzoni, riesce a dare una sfumatura
o un'intensità inedita a quello che canta. E anche questo fa parte della
duttilità e dell'eclettismo che sono la sua forza.
Prova ancora più, se si può dire, evidente di questo eclettismo è la
partecipazione di Matteo al musical Jesus Christ Superstar addirittura nel
ruolo di Judas!
Per festeggiare i quarant'anni di
"Jesus Christ Superstar", Massimo Romeo Piparo (attore teatrale e
regista) dà infatti vita ad una nuova edizione del musical che vede coinvolti
diversi artisti della scena musicale italiana tra i quali Mario Venuti nella parte
di Pilato, Simona
Bencini nei panni della Maddalena, Matteo Becucci nel
ruolo di Giuda e - solamente a Roma - Max Gazzé che
interpreta Erode.
Lo spettacolo viene proposto in inglese, nella versione originale di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, con un'orchestra dal vivo e oltre trenta artisti sul palco. L'anteprima dello spettacolo avviene al Teatro Greco di Tindari, mentre resta poi al Teatro Sistina di Roma dal 19 ottobre al 14 novembre e a Milano al Teatro Smeraldo dal 16 al 28 novembre, più una serie di altre date nei migliori teatri italiani per una tournee di oltre ottanta date, per un totale di oltre un milione di spettatori!
Lo spettacolo viene proposto in inglese, nella versione originale di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, con un'orchestra dal vivo e oltre trenta artisti sul palco. L'anteprima dello spettacolo avviene al Teatro Greco di Tindari, mentre resta poi al Teatro Sistina di Roma dal 19 ottobre al 14 novembre e a Milano al Teatro Smeraldo dal 16 al 28 novembre, più una serie di altre date nei migliori teatri italiani per una tournee di oltre ottanta date, per un totale di oltre un milione di spettatori!
Matteo ottiene un successo personale
di pubblico e di critica testimoniato dalle tante citazioni sui vari articoli
che vengono scritti sulle messe in scena del Musical.
Per citarne qualcuna da prestigiose testate:
- "Becucci- Giuda La potente
superstar del musical" “Becucci è la vera Superstar per potenza vocale e
presenza scenica: quando, in apparizione post-mortem, irrompe dal foyer è una
furia di adrenalina” Corriere della Sera 21 Novembre 2010
- "Matteo Becucci aggressivo, forte, duttile, voce degna dei palcoscenici internazionali" Il Messaggero 23 Ottobre 2010
- "Matteo Becucci aggressivo, forte, duttile, voce degna dei palcoscenici internazionali" Il Messaggero 23 Ottobre 2010
Ma anche altri commenti e pareri
sparsi nel web: “Ha trovato la sua vera strada in palcoscenico”; “Matteo
Becucci intenso, credibile, pienamente calato nel ruolo”; “Voce inconfondibile
e potente”; “Fra i brani di maggior impatto emotivo merita un posto di riguardo
‘Judas’ Death’, eseguita con precisione da un intenso Matteo Becucci”; e infine
forse la più soddisfacente “Con l’interpretazione di Giuda si libera dal
marchio di X Factor dimostrando anche la sua valenza teatrale”
Archiviata, se si può dire, l’esperienza del musical, può prendere a piene mani il lavoro che contestualmente alla tournee del JCS stava facendo per il nuovo disco, il primo di inediti.
Archiviata, se si può dire, l’esperienza del musical, può prendere a piene mani il lavoro che contestualmente alla tournee del JCS stava facendo per il nuovo disco, il primo di inediti.
Siamo nel 2011 e il titolo
scelto, "Matteo Becucci", dà forza a questa personalizzazione del
lavoro, a questa sottolineatura del fatto che Matteo c'è in tutte le scelte del
disco, da cantautore quale vuole affermarsi. Il sound un po' elettronico è però
una scelta del produttore Pio Stefanini che fa un lavoro veramente notevole. Il
disco è infatti ricco di sfumature, di suoni, perfetto in ogni sua parte, ogni
canzone all'altezza di un'altra tanto da rendere difficile la scelta dei
singoli. Qualcuno obbietta che la voce di Matteo non esce così come la si
conosce, ma ci pensano di nuovo i live a restituirgli la giusta collocazione e
canzoni come "Fare a meno di te" (di cui Sanremo si è permesso di
fare a meno...) o "Sangue Caldo" o la meravigliosa "Ti
regalerò" hanno modo di trovare dei registri interpretativi ancora più
significativi.
Capitolo a parte meriterebbe l'arruolamento di Matteo nelle fila della
Nazionale Italiana Cantanti.
Brevemente comunque va detto che
la sua partecipazione è spesso meno attiva sul campo, dove gioca qualche volta
come centrocampista (all'attivo figurano 4 goal in altrettante partite) ma
altrettanto spesso molto attiva nelle attività promozionali legate agli eventi
di solidarietà con le presentazioni nelle scuole volte alla pubblicità e alla
vendita dei biglietti che poi costituiscono la fonte di solidarietà da
destinare di volta in volta a vari enti.
In questo momento della sua
carriera arriva una gran bella occasione di musica e solidarietà che gli viene
proposta da Claudio Baglioni che lo invita a “Lampedusa Susìti”, un programma
intenso di eventi per una " tre giorni" di solidarietà, accoglienza e
riconoscenza assieme appunto a Claudio Baglioni, alla Fondazione O’Scia’, alla
Nazionale Italiana Cantanti ed anche alla Associazione Artisti Amici.
Matteo si esibisce per l’occasione in duetto con Claudio Baglioni in "Cuore d'aliante" e poi in "Ti regalerò".
Matteo si esibisce per l’occasione in duetto con Claudio Baglioni in "Cuore d'aliante" e poi in "Ti regalerò".
Dall’esecuzione live con
orchestra sui palchi dei Festival, a quelle con la su band denominata E.L.O.
dove le “E” sta appunto per “Eclectic”, Matteo fa un balzo di stile
accompagnandosi addirittura con un quartetto d’archi, gli Archimia String Quartet, già famosi per aver accompagnato grandi
nomi del panorama musicale italiano e attualmente impegnati in un progetto con
Red Canzian (dei POOH).
Con loro mette su prima un
progetto natalizio di cover dei brani internazionali più famosi dedicati al
Natale, e poi una serie di concerti dove interpreta sempre delle cover
internazionali più i suoi brani riarrangiati appunto per quartetto d’archi. Con
questo progetto approda anche nel prestigioso Blue Note di Milano dove ha
l’onore di essere ascoltato anche dal suo amico Mario Venuti, oltre che da un
pubblico giunto da più parti d’Italia.
L’esperienza del musical torna a
riaffacciarsi nella timeline del suo percorso artistico quando gli viene
presentata l’occasione di interpretare il ruolo di Napoleone nel cartoon
musical “Mangiaresti, il gatto di Napoleone”. In questa veste ha modo non solo
di cantare ma anche di recitare, cosa che inizia anche a studiare con un corso
vero e proprio che lo impegnerà nei tre anni succesivi.
I live nell’esperienza di Matteo
non sono mai mancati sia nei suoi esordi che ancora di più nel dopo X Factor.
Dopo l’uscita di “Matteo Becucci”
non solo propone il disco nel tour promozionale del circuito FNAC, ma si
ritrova in giro sia nella sua amata Toscana ma anche in tappe varie in altre
regioni, e contestualmente partecipa ai Festival di alcuni grossi network
radiofonici dove presenta il singolo “La cucina giapponese” ma anche la
struggente “Fare a meno di te” e in seguito un singolo da lui fortemente
voluto, “Era di maggio” ispirato come da lui stesso dichiarato alla omonima
canzone classica napoletana scritta da Salvatore Di Giacomo anche se poi nulla
ha a che vedere nel testo o nella melodia con l’originale.
Il 2013 lo vede impegnato
addirittura con due nuovi progetti! Da una parte quello denominato “Mini-Jazz”,
che lo vede accompagnato da Antonio Masoni al piano, Franco Ceccanti alla
chitarra e violoncello e Nino Pellegrini al contrabbasso, progetto col quale si
cimenta negli standards jazz più famosi, dimostrando anche in questo campo una
capacità interpretativa che lo fa paragonare al grande Kurt Elling, e
parallelamente e poi successivamente nel progetto “Il canto degli autori”,
sempre con la stessa formazione, in un omaggio a grandi cantautori italiani
come Cammariere, Lucio Dalla, Sergio Endrigo e molti altri.
A voler un po’ omaggiare la sua
vittoria ad X Factor, che tanta notorietà gli ha comunque dato, nella data
della sua vittoria, ovvero il 19 aprile del 2013, fa uscire un pezzo inedito
dal titolo “Fammi Dormire”.
Con questa canzone propone delle
sonorità a lui nuove, che spaziano un po’ nel reggae. Con Fammi Dormire si apre
anche un nuovo capitolo della sua produzione artistica ormai svincolata dal
contratto con la Sony, che poco in verità aveva promozionato il suo artista,
sarà forse anche perché acquisito per via indiretta tramite la vittoria di un
talent o forse perché le grandi major poco curano gli artisti sotto l'aspetto
della progettualità, preferendo quelli che producono il massimo risultato nel
minimo tempo (spesso a discapito della qualità...)
Anche con questo singolo Matteo
si dedica ai Festival delle radio e alle tante serate che spaziano
trasversalmente tra il progetto de "Il canto degli autori", ai live
in duo col fido amico di sempre Franco Ceccanti.
È un momento un pò duro per
l'economia italiana e il mercato discografico si mostra assai in affanno,
costretto a lottare con la concorrenza dei download illegali e della pirateria
digitale. Matteo dichiara più volte di avere tanto materiale nuovo da
pubblicare ma di voler aspettare una buona proposta discografica per non
"sprecare" quello che lui ritiene un lavoro qualitativamente valido
gettandolo nel calderone, facendo sì che magari dei pezzi meritevoli di ascolto
finissero per essere bruciati dalla poca attenzione delle radio e di
conseguenza del pubblico.
Nonostante ciò non si ferma la sua duttilità, il suo sapersi sempre
reinventare.
Innanzitutto si dedica anima e
cuore all'insegnamento presso alcune scuole, in particolare la Wos Academy di
Livorno, come insegnante di stile e interpretazione e preparazione ai provini.
Questa attività gli frutta molte
soddisfazioni sia per i risultati ottenuti da alcuni allievi nell'ambito di
alcuni concorsi sia perché nella scuola respira a pieni polmoni l'entusiasmo
puro di ragazzi con la voglia di fare musica per la musica e non per la fama,
le classifiche, il successo ad ogni costo.
Punti cardine del suo
insegnamento sono la ricerca della propria vocalità, ovvero il cercare di non
imitare la voce o il modo di cantare di artisti più o meno noti; lo studio
correlato di uno strumento che possa aiutare a ricercare le melodie o la
tonalità; l'esperienza live, ovvero il cantare il più possibile davanti ad un
pubblico per poter acquisire scioltezza e sicurezza in sé stessi.
Accanto a questo impegno
didattico prendono forma altri due progetti live, ancora una volta diversi fra
loro e diversi da quelli finora citati.
Uno prende il nome di "Live
Factor" e l'altro di "Check Forward".
Col "Live Factor"
Matteo è praticamente la voce potente e grintosa di una band di professionisti
che come lui insegnano alla Music Tribe di Barberino Valdelsa. Il live è un
susseguirsi di interpretazioni rockeggianti che vanno da Sting ai Depeche Mode,
dai Simply Red ai Coldplay, dai Subsonica ai Tiromancino senza disdegnare
Zucchero, Samuele Bersani e perfino Mina.
Con "Check Forward"
invece ci si avvale delle sole chitarre, suonate da lui e da Ceccanti, con
l'ausilio di un particolare strumento chiamato Cajon, molto utilizzato nel
Flamenco, che simula una batteria, suonato per le diverse occasioni dalla new
entry Gianni Apicella. Il "paradosso" se così si può definire, è che
la scaletta dei due progetti si va spesso a sovrapporre così che chi ha modo di
ascoltare i due diversi live ha anche modo di ascoltare una stessa canzone con
due registri sia musicali che vocali totalmente diversi!
Non passa molto tempo, e siamo
infine giunti alla metà del 2014, che Matteo ci sorprende ancora una
volta...addirittura realizzando un brano in collaborazione con un rapper!
Sì, è vero che è un pò il trend
di diversi artisti che hanno di recente appunto realizzato dei featuring chi
con Fedez, chi con Clementino o Moreno, ma diciamo che Matteo più che cavalcare
quest'onda...ne fa "L'onda del destino"! Questo è infatti il titolo
del nuovo brano scritto a quattro mani con Andrea Chiarini in arte Capitan
America. Il brano nasce in maniera del tutto casuale mentre i due, che si erano
conosciuti anni addietro negli uffici Sony dove Chiarini lavorava come
stagista, lavoravano ad un'altra collaborazione per il nuovo disco di Capitan
America. Scritto quindi di getto questo pezzo ispirato sempre ad un sound un
po' reggae alla Bob Marley ma anche influenzato da Ben Harper e Jack Johnson,
che sono gli ascolti più recenti fatti da Matteo, viene arrangiato da Gaetano
Pellino, di cui forse si conosce meglio il fratello Neffa.
"L'onda del destino" è
quindi il lavoro di incisione più recente di Matteo, presentato in anteprima
sul sito TgCom24 e successivamente in rotazione radiofonica da ormai due mesi.
Nel frattempo Matteo e Capitan America continuano la loro collaborazione in
vista di ulteriori produzioni, probabili uscite di nuovi singoli anche in forma
isolata e scadenzata, formula vincente messa in pratica già da artisti come
Claudio Baglioni e Vasco Rossi.
Che sia questa la strada giusta
da percorrere per far sì che il pubblico possa apprezzare brano dopo brano o
selezionare solo quelli di proprio gusto e realizzare così una compilation
personalizzata dei pezzi graditi non è facile prevederlo dal momento che questo
settore è sempre in continuo fermento.
Se è vero come disse Darwin che
solo la specie che meglio si adatta al cambiamento sarà in grado di
sopravvivere e se "tutto deve cambiare" è il motto che campeggia sul
sito web di Matteo allora quello di cui si può avere una discreta certezza è
che, finché ci saranno posti dove suonare, stili musicali da sperimentare e
pubblico da deliziare, Matteo sarà sempre pronto a sorprenderci, coinvolgerci, trascinarci
nel vortice delle emozioni che è finora sempre stato in grado di suscitare.
Che sorpresa ci riserverà per il
futuro sarà solo e sempre una piacevole scoperta!
Http://www.facebook.com/matteobecucciofficial
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